Il Setterosa non parteciperà alle Olimpiadi, almeno dalla porta principale. Gli resta da battere la Grecia, conquistare il terzo posto del preolimpico al centro federale di Trieste, diventare prima riserva e farsi trovare pronto se fosse possibile. L'Italia non gioca una grande partita, sbaglia molto in superiorità numerica, perfino due rigori, ma paga anche un sistema di qualificazione estremamente selettivo che favorisce i criteri geografici ai valori. Il discorso sarebbe stato lo stesso anche se a perdere fosse stata l'Ungheria, che invece si impone 13-10 e conquista l'ultimo pass olimpico in palio. Del resto il confronto che valeva i Giochi ha messo di fronte due squadre che avrebbero potuto ambire alla medaglia olimpica. L'Italia è argento uscente. L'Ungheria è una squadra di grande tradizione che ha vinto 2 ori, un argento e un bronzo iridati e 3 ori, 5 argenti e 6 bronzi europei. Le atlete in vasca si conoscono benissimo; militano nelle squadre di club più forti del continente, alcune di loro hanno anche giocato insieme. Le azzurre torneranno in vasca domenica alle 18.00 in diretta streaming su raisport.rai.it.
La partita. Vince l'Ungheria 13-10 nel centro federale di Trieste già ammutolito di suo perché forzatamente senza pubblico. La nazionale di Paolo Zizza paga il 4/14 in superiorità numerica e due rigori sbagliati nel secondo tempo da Garibotti (palo) e Marletta (parato), che avrebbero potuto cambiare l'andamento del match. Riesce a tornare sul -1, ma non aggancia mai le magiare.
Il Setterosa inizia con Gorlero, Avegno, Viacava, Marletta, Palmieri, Queirolo e Bianconi. Ungheria avanti al primo affondo con Szilagy in superiorità numerica. La fisicità ungherese si fa subito sentire. Due fendenti da zona quattro di Keszthelyi fanno male per un 3-0 micidiale. Il Setterosa spreca due chance in superiorità numerica, prima con Tabani e poi con Chiappini. Poi Giustini, lanciata in contropiede da Gorlero, conquista il rigore che Garibotti stampa sulla traversa. La numero uno azzurra è miracolosa subito dopo su Illes e propizia il 3-1 con un tiro sporcato dal perimetro di Tabani.Si riprende con l’Italia che fallisce la terza occasione in superiorità numerica (0/3). Szucs, invece, non sbaglia per il 4-1. Il Setterosa spreca tanto. Palmieri al centro conquista il secondo rigore ma Magyari ipnotizza Marletta. Illes dal perimetro battezza l'angolo giusto per il 5-1. Marletta si fa perdonare e scarica un destro carico di rabbia alle spalle del portiere magiaro (5-2); il diagonale di Bianconi vale il 5-3 a metà gara.
Zizza sfrutta i cinque minuti di intervallo per scuotere le sue ragazze ma l'Ungheria torna subito sul +3 con una meravigliosa conclusione al volo di Keszthelyi. L'Italia si sblocca in superiorità numerica: Marletta prima pesca al centro Tabani che capitalizza per il 6-4 e con un tocco morbido (6-5) segna il -1. Sembra che la partita possa girare, invece nell'azione successiva Parkes, in superiorità, porta il punteggio sul 7-5. Il Setterosa adesso risponde colpo su colpo: Bianconi dai sei metri è implacabile (7-6). Viacava va fuori per limite di falli. Le magiare tornano spietate con Szilagyi, in superiorità, e Keszthelyi che firma il 9-6. Magyari è prodigiosa su una conclusione ravvicinata di Tabani. Palmieri (extraplayer) a trenta secondi dalla con conclusione del terzo quarto sigla il 9-7 che tiene in vita l'Italia. L'Ungheria però non cala e l’Italia sbaglia. Keszthelyi segna il nuovo +3. Il botta e risposta in superiorità tra Marletta e Leimeter non muta la distanza (11-8). Le magiare volano addirittura sul +4 con Illes. La meravigliosa sciarpata di Palmieri e un'altra sassata di Keszthelyi valgono il 13-9. L'Ungheria addormenta il gioco. Marletta è una delle ultime a mollare: in superiorità (4/14) arriva la rete del doloroso e definitivo 13-10 per l'Ungheria.
Le parole del commissario tecnico Paolo Zizza. "Sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo commesso tanti errori ma le ragazze hanno dato tutto. Potevamo giocarcela in maniera diversa e invece sono venute fuori tutte le loro qualità: il rammarico è di non aver fatto ciò che avevamo preparato; peccato per le occasioni in superiorità numerica sprecate. Dovevamo rimanere attaccate a loro e invece sono scappate subito. Adesso bisogna recuperare le energie fisiche e mentali per la partita contro la Grecia. Non dobbiamo disperdere il lavoro svolto in questi mesi: ci sono tante giovani che attraverso queste sconfitte devono crescere e rinforzarsi".
Le parole di Chiara Tabani, calottina numero 2. "Non sono momenti facili ma dentro abbiamo una rabbia enorme. Speravamo di giocare una finale diversa, ma domani dobbiamo ripartire, reagire e battere la Grecia perché non si sa mai. Non ci lasceremo andare e continueremo a darci da fare fino alla fine".
photo credit Andrea Staccioli / DBM
Il Setterosa a Trieste. Roberta Bianconi (Fiamme Oro / CSS Verona), Sofia Giustini, Chiara Tabani, Giuditta Galardi, Silvia Avegno, Fabiana Sparano e Isabella Chiappini (Lifebrain SIS Roma), Giulia Gorlero, Arianna Garibotti, Rosaria Aiello (Fiamme Oro / Ekipe Orizzonte), Valeria Palmieri, Giulia Viacava, Claudia Marletta e Laura Barzon (Ekipe Orizzonte) e Elisa Queirolo (Fiamme Oro / Plebiscito Padova). Nello staff, con il commissario tecnico Paolo Zizza, gli assistenti Marco Manzetti e Mauro De Paolis, il medico Gianluca Camilleri, la fisioterapista Simona Tozzetti e il preparatore atletico Simone Cotini.