Esce dall'acqua dopo l'ultimo tuffo sorridente e felice, perchè nell'eccellenza della piattaforma entra a far parte anche lei. Una bravissima, e a tratti sorprendente per tenuta mentale e fisica, Sarah Jodoin di Maria chiude settima la finale dalla piattaforma, che vale il miglior piazzamento mai raggiunto da un'italiana in una rassegna iridata dai 10 metri: Valentina Marocchi a Montreal 2005 e Noemi Batki a Gwangju 2019 arrivarono fino all'ottavo posto. Prova senza sbavature dell'azzurra - tesserata per Marina Militare ed MR Sport F.lli Marconi, allenata da Tommaso Marconi - e impreziosita da un ottimo doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (62.40) e soprattutto da una bellissima verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo (67.20), resa ancor più difficile dal legamento del pollice della mano sinistra rotto, con cui l'italocanadese dovrà convivere fino agli Europei di Roma: poi a settembre l'inevitabile intervento chirurgico. L'oro e l'argento, come da pronostico, sono delle cinesi Yuxi Chen e Hongchan Quan, rispettivamente vice campionessa e campionessa olimpica a Tokyo, con 417.25 e 416.95 punti; sul gradino più basso del podio sale la malesiana Padelela Pamg con 338.85.
"Non mi aspettavo di andare così bene, perché ho passato delle settimane non facili per il problema alla mano - sottolinea la 23enne piattaformista azzurra, nona agli Europei di Budapest 2021, dov'è stata argento nel Team Event - E' stata una finale molto bella, nella quale sono stata pulita in tutte le routine. Voglio migliorare ancora e so che posso farlo: penso già agli Europei di Roma, mi piacerebbe regalare una gioia all'Italia. Ci tengo a ringraziare la Federazione Italiana Nuoto per il sostegno che mi ha dato in questa fase".
La gara di Jodoin di Maria. Dopo le prime due routine Sarah è settima con il doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (62.40) e il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (61.50) che sommano 123.90 punti, piacendo per tenuta e pulizia. Davanti è già fuga cinese con Hongchan Quan e Yuxi Chen che comandano con 176.70 e 172.20, grazie a due routine al limite della perfezione; dietro di loro la brasiliana Ingrid Oliveira con 142.40.
Il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato, inserito solo quest'anno nella routine, è leggermente scarso (48.00) e l'italocanadese scende di una posizione con 171.90. In testa si invertono la posizione Chen (258.00) e Quan (237.75), con la malesiana Pandelela Pamg che diventa terza con 196.45. Bene l'azzurra nella quarta routine: il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, suo tallone d'achille, è ben tenuto e vale 56.55 punti, per la gioia anche del suo tecnico Tommaso Marconi, e tiene Sarah all'ottavo posto.
Jodoin di Maria conclude con una bellissima verticale, tenuta magistralmente (considerando il problema al polso), con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo (67.20), e si regala con 295.95 punti un settimo posto di livello assoluto e storico per l'Italtuffi. Il dominio cinese resta: l'oro e l'argento sono di Yuxi Chen e Hongchan Quan con 417.25 e 416.95 punti; il bronzo, a distanza siderale, se lo prende la malesiana Pamg con 338.85.
MARSAGLIA OUT DAI 3 METRI. Niente da fare per Lorenzo Marsaglia che non riesce a strappare il pass per la finale dal trampolino 3 metri. Nella semifinale, che apre il programma pomeridiano della seconda giornata dei Mondiali alla Duna Arena, l'azzurro chiude una gara con qualche indecisione di troppo al quattordicesimo posto, secondo degli esclusi.
Il 25enne romano - tesserato per Marina Militare e CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli - dopo un buon avvio con il bel triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (66.65) e l'ottimo doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato (69.70), non trova la verticale nel doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (48.00) e sbaglia l'ingresso del triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggrupato (33.25), vedendo compromessa la qualificazione. Marsaglia chiude con 355.50 punti, per l'ingresso in finale doveva far meglio dei 360.95 del giapponese Sho Sakai dodicesimo. Il migliore è ovviamente il cinese e vice campione olimpico Zongyuan Wang con stratosferici 547.95 punti.
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Eliminatorie dal metro e dai 3 metri che per la prima volta saranno suddivise in due batterie, essendo oltre 50 gli iscritti, e poi i risultati verranno ovviamente unificati.
I tuffi di Sarah Jodoin di Maria - 295.65 settima
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 62.40 (7)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 61.50 (7)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 48.00 (8)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 56.55 (8)
6243D verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo 67.20 (7)
I tuffi di Lorenzo Marsaglia - 355.50 quattordicesimo - eliminato
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 66.65 (8)
5154B doppio salto mortale e mezzo avanti con 2 avvitamenti carpiato 69.70 (9)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 48.00 (16)
307C triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggrupato 33.25 (16)
407C triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 71.40 (14)
109C quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato 66.50 (14)
Gli azzurri per Budapest. Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Chiara Pellacani (Fiamme Gialle/MR Sport F.lli Marconi), Sarah Jodoin di Maria (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi); Giovanni Tocci (Esercito), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene), Andreas Sargent Larsen (Fiamme Oro/CC Aniene), Matteo Santoro (MR Sport F.lli Marconi) ed Eduard Timbretti Gugiu (Esercito/Blu 2006).
Foto di Giorgio Scala/DBM
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